Beatrice B&B Bologna  

via dell'Indipendenza, 56  

40121 Bologna - Italia

 

tel. +39 051 246016 fax +39 051 4216296 

mobile +39 338.9203407 mobile +39 338.8629113
e-mail:
info@bb-beatrice.com


Bologna


Bed & Breakfast

Chi Siamo

Who We Are

Dove Siamo

Where we Are

Le Nostre Camere

Our Rooms

- Patrizia

- Elisabetta

- Bagno - Bathroom

Prezzi - Prices

Info


Informazioni Utili


Bologna Fiere - Fairs

Bologna Bus

Bologna Aeroporto

Bologna Airport

Orario treni

Railway Timetables

Bologna Percorsi

Bologna Maps

LO SVILUPPO DEL B&B NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA 
1. 
La nascita
Se ne sentiva il bisogno. A partire dal convegno di Palazzo Loup, nel lontano 1996, 
abbiamo cercato di rivolgere particolare attenzione alle avvisaglie che davano questo 
fenomeno, il Bed and Breakfast, ormai maturo anche nel nostro Paese. 
Sul piano del diritto positivo la Regione Emilia-Romagna, fra le prime in Italia, interviene 
con la legge regionale 11/99 a dettare le regole dell’ospitalità familiare Bed and Breakfast. 
Il B&B nasce per l’esigenza di fronteggiare il previsto aumento di flusso turistico in 
occasione del Giubileo dell’anno 2000 attraverso una formula semplice ed elastica, capace 
di integrare la ricettività extralberghiera senza eccessivi vincoli burocratici. 
Tale modulo presenta il pregio di consentire un rapido adattamento alle situazioni di 
saturazione del ricettivo tradizionale con un’offerta duttile e differenziata, generalmente a 
prezzi contenuti, capace poi di riadattarsi ai periodi di routine senza particolari 
contraccolpi, dal momento che l’esercizio di tale attività non abbisogna dell’impiego di 
specifiche risorse, ma della normale organizzazione familiare. 
I soli adempimenti che il legislatore del ’99 richiedeva erano la dichiarazione di inizio di 
attività al Comune competente e l’acquisizione del preventivo assenso dell’assemblea 
condominiale nel caso di abitazioni con ingresso non autonomo. 
I requisiti igienico-sanitari sono quelli previsti dalla normativa vigente per l’uso abitativo, 
mentre l’esercizio dell’attività non comporta mutamento di destinazione d’uso 
dell’immobile. 
Il titolare, infine, deve essere proprietario o possessore dell’unità abitativa e deve offrire 
alloggio e prima colazione in non più di 4 stanze con un massimo di 10 posti letto ad ospiti 
la cui permanenza non può superare i 30 giorni consecutivi. 
Le funzioni di vigilanza e controllo sono affidate essenzialmente alla Provincia, alla quale 
spettano compiti in materia di prezzi, di rilevazioni statistiche e di conferma dell’idoneità 
all’esercizio dell’attività. 
2. 
L’evoluzione 
Dopo poco più di un anno di vita della legge, la Regione ha varato un nuovo testo, la L.R. 
29/2001, con l’obiettivo di rendere ancora più snello e flessibile lo strumento predisposto, 
pur nel rispetto di alcuni standard minimi. 
La nuova legge definisce esercizio di Bed and Breakfast l’attività ricettiva extralberghiera 
condotta da chi, nella casa in cui abita, offra un servizio di alloggio e prima colazione, per 
non più di 4 camere e con un massimo di 10 posti letto, con carattere saltuario o per 
periodi ricorrenti stagionali. 
Ribadito che l’esercizio deve essere condotto avvalendosi della normale organizzazione 
familiare, si specificano i servizi minimi da assicurare, che sono: 
• un bagno ad uso esclusivo degli ospiti, se l’attività si svolge in più di una stanza; 
• la pulizia quotidiana dei locali; 
• il cambio della biancheria, compresa quella del bagno, ad ogni cambio di cliente e 
comunque almeno una volta alla settimana; 
• fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda e riscaldamento; 
• somministrazione della prima colazione. 
La legge precisa ulteriormente i periodi massimi annui di apertura (non più di 270 giorni 
complessivi) e di permanenza degli ospiti (non più di 60 giorni). 
Non si fa più menzione della necessità di acquisire il previo assenso dell’assemblea 
condominiale. 
Con la nuova legge vengono riconfermate, in capo alla Provincia, le competenze già 
attribuite dalla legge precedente, salvo l’effettuazione dei sopralluoghi ai fini della 
conferma dell’idoneità all’esercizio dell’attività, che viene affidata ai Comuni ai quali è stata 
inoltrata la denuncia di inizio di attività. Questi, a loro volta, sono tenuti a comunicarne 
l’esito alla Provincia, che conserva le funzioni di pubblicazione dei dati relativi all’elenco 
delle attività ricettive, comprensivo dei prezzi praticati, ed alla raccolta mensile dei dati 
relativi al movimento turistico registrato. 
3
. Lo sviluppo 
Che il fenomeno fosse già maturo rispetto alle norme regionali che lo regolamentano è 
dimostrato dal fatto che in breve tempo le strutture si sono diffuse su tutto il territorio 
provinciale. Erano 10 alla fine del 1999, 42 nel 2000, 116 nel 2001. 
La rilevazione effettuata alla fine dello scorso mese di maggio dice che i B&B provinciali 
sono 159 (74 a Bologna), per complessivi 620 posti letto (225 a Bologna): una crescita 
esponenziale. 
Tali dati si riferiscono soltanto agli esercizi di B&B propriamente detti, cioè quelli attivati a 
seguito della specifica normativa regionale e qualificati dal carattere familiare 
dell’ospitalità. Non vi sono conteggiati, perciò, i numerosi esercizi extralberghieri 
(agriturismi e affittacamere) e, talora, anche alberghieri che, singolarmente o attraverso 
associazioni esistenti o appositamente costituite, hanno scelto di gestire la loro impresa 
secondo la formula del B&B: che si qualificano tali, cioè, solo per il fatto di servire ai clienti 
anche la prima colazione, ma che non soddisfano il principale requisito di ospitarli “nella 
casa in cui abitano”. 
Bed and breakfast formula di moda, quindi, e lo dimostrano le numerose pubblicazioni 
(elenchi, cataloghi, guide) che ne pubblicizzano l’offerta per intercettare ciascuna la 
propria quota di domanda, collegata alle più diverse motivazioni: dal turista curioso dei 
luoghi a quello che vuol sentirsi come a casa sua, da chi cerca dimore di charme a chi 
intende ridurre le spese di soggiorno al minimo indispensabile per far durare di più la 
vacanza. E si potrebbe continuare… 
Come si può facilmente osservare dalle cifre, il fenomeno si sta diffondendo rapidamente 
in tutte le aree del territorio provinciale, città compresa, e la questione del turismo a basso 
costo può diventare un’opportunità non solo per l’Appennino, com’è giusto, ma per tutto il 
nostro contesto turistico. 
4. 
Aspetti problematici 
Lo sviluppo spontaneo, cioè non organizzato, di queste “non imprese” è uno dei primi 
aspetti problematici, ancorchè inevitabili, che si incontrano nell’esaminare le caratteristiche 
del fenomeno. Inevitabili, almeno in questa prima fase, ma non ingovernabili, se si guarda 
alle esperienze di altri Paesi. 
La mancanza di una normativa unificante a livello nazionale può influire, ma non 
costituisce un ostacolo determinante allo sviluppo ottimale del B&B, che, con differenze 
minime fra una regione e l’altra, si sta ormai decisamente affermando. 
La risposta possibile allo spontaneismo implicito nel carattere dell’attività stessa è data 
dalla formula: qualità + progettazione. 
Per qualità intendiamo, in primo luogo, la formazione, sia dei soggetti pubblici che degli 
operatori privati; in secondo luogo, la capacità di associarsi degli operatori stessi, e quella 
di relazionarsi, singolarmente o per gruppi, per la definizione di standard minimi e obiettivi 
comuni. 
Nella progettazione consideriamo importante la collaborazione fra amministratori locali e 
associazioni di operatori per la condivisione di specifiche iniziative di settore, collegate con 
le diverse vocazioni del territorio e integrate con le strategie di sviluppo turistico del 
territorio e con l’offerta turistica complessiva. 
Iniziative da guardare con favore, ad esempio, sono quelle intraprese dalle diverse 
associazioni di esercenti, di proprietari (come, ad esempio, quella odierna), di enti pubblici 
locali, per la presentazione di iniziative operative, corsuali o seminariali dirette a diffondere 
e approfondire la conoscenza della ricettività B&B nei diversi aspetti culturali, normativi ed 
economici. 
5. 
Le prospettive 
L’insieme delle considerazioni svolte in ordine alla straordinaria diffusione del B&B, anche 
indipendentemente da specifiche azioni di sostegno - che la vigente normativa collega ad 
interventi, per il momento soltanto ipotetici, di promo-commercializzazione – dimostrano 
che il fenomeno è vitale e risponde a precise esigenze della domanda, cui l’offerta 
automaticamente si adegua. 
Al riguardo si registra positivamente la recente pubblicazione del manuale di immagine 
coordinata, realizzato da APT Servizi, grazie al quale gli esercizi di B&B sono in grado di 
attingere regole di comportamento, marchio, accessori e segnaletica unificati a livello 
regionale. 
Si tratta, come si suol dire, di un requisito necessario ma di per sé non sufficiente a 
conseguire l’obiettivo di un nuovo turismo della qualità, come recita il titolo del convegno. 
Occorre, infatti, che oltre alle regole esteriori si uniformino i comportamenti dei soggetti 
coinvolti. Che Enti pubblici e gestori del servizio procedano di concerto in direzione di una 
visione condivisa della qualità dell’ospitalità che, specialmente per quel che riguarda 
l’ospitalità familiare B&B, deve tendere all’eccellenza, richiamandosi al mito di Filèmone e 
Bauci. 

(Relazione distribuita nel corso del convegno: “Bed and Breakfast – Il nuovo turismo della 
qualità” di giovedì 27 giugno 2002 – Sala del Consiglio Provinciale) 
Bologna, 27.6.2002 
Tommaso Piccorossi

 

vendita prodotti tipici di Parma: prosciutto crudo, Parmigiano reggiano e culatello di zibello

Informazioni Turistiche - Tourist Information


* BolognaTurismoINFORMA

* VISITE GUIDATE

* PASSEGGIATE NATURALISTICHE

* LE GUIDE D'ARTE

* LO SVILUPPO DEL B&B

* I SEGRETI DELLA CITTA'

* THREE FACES TO BOLOGNA

* CALENDARIO FIERE 2005


Foto Album - Photo Album


* attico

* principale via

* con vista sul centro storico

 

 

 

 


corsi, parma eciparpr

Home | Roberto e Beatrice | Attico |Principale via, | Bologna | Camera Patrizia | Camera Elisabetta | Bagno  |  Centro storico | Micino Cip | Prezzi | Info |

Dormire a Bologna bed & breakfast per risparmiare. Bed and breakfast a Bologna un altro modo di alloggiare a Bologna. Il bed & breakfast a bologna è una moda? Vi consigliamo di provare un b&b a bologna. A bologna i bed and breakfast non sono cresciuti solo di numero, ma anche di qualità. Sono molti i gestori dei bed and breakfast a bologna che frequentano corsi e si aggiornano per essere in grado di ospitare a bologna turisti e lavoratori con maggiore professionalità. Bed and breakfast a Bologna, bed and breakfast in emilia romagna, bed and breakfast in italia, bed and breakfast in europa, bed and breakfast nel mondo

bed and breakfast bologna per dormire bologna bed and breakfast bologna b&b bologna